Punture e abrasioni
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Il solo titolo di questa sezione evoca sgradevoli immagini di schegge nella pelle e ginocchia sbucciate: incidenti dolorosi che chi non e piu bambino da tempo potrebbe effettivamente etichettare come torture, e che hanno ben poco a che fare con l'erotismo.
Apprensivi come sono, molti appassionati di Bdsm cercano oltretutto di evitare qualsiasi pratica che provochi lesioni alla pelle: il piercing e un'arte a se - di cui ci occuperemo infatti in un altro capitolo. Rimangono allora incontri di strumenti disinfettati con pelle pulita: giochi assolutamente sicuri - com'e giusto che sia - dove la sensualita scaturisce proprio dall'incredibile livello di attenzione.
C'e impegno assoluto da parte del Dom nel modulare le proprie crudelta per scovare ed estrarre quasi con delicatezza una sofferenza insolita, in equilibrio sottile fra brividi di piacere e dolori insopportabili. C'e la massima concentrazione da parte del sub nell'assaporare un tormento raffinato, che nasce dall'accumularsi di innumerevoli piccole agonie, ciascuna delle quali puo essere interpretata anche come stimolo sessuale. Altri giochi assaltano il corpo con gesti ampi o stimoli che coinvolgono aree estese. Qui tutto e invece molto piu concentrato, e quindi forse ancora piu terribile - nel bene e nel male.
Tante piccole punture
L'epidermide e fatta apposta per tener fuori dal corpo germi e sostanze che potrebbero danneggiarlo, nonche per tenere all'interno il sangue. Bucarla di proposito non e pertanto quasi mai una buona idea, tanto piu che dal punto di vista sensoriale la differenza fra una puntura profonda o in superficie non e molta, a meno di usare strumenti cosi spessi da provocare pero vere e proprie ferite. Avendo escluso per queste ragioni puntine, spilli, graffette, cactus, aghi, ferri da calza e cosi via, il Bdsm ha identificato allora una serie di oggetti con cui poter torturare la gente in tutta sicurezza, pungendo solo la parte piu esterna della pelle senza tuttavia forarla. Gli appassionati piu scrupolosi non mancano comunque di disinfettare tanto gli strumenti quanto la parte anatomica su cui applicarli.
Ogni casa nasconde inattesi strumenti di tortura. Le spazzole a setole dure, come per esempio quelle cilindriche usate per arricciare i capelli, sono ideali per graffiare e punzecchiare la pelle. Segando via il manico si trasformano in oggetti ideali da spingere nel solco delle natiche, fra le gambe o sotto i seni piu abbondanti per sostenerli in maniera molto stimolante.
Anche la parte in plastica dei nastri in velcro piu grossi punge molto, ed e ottima da cucire all'interno di abiti punitivi. La creativita e l'unico limite: ci sono persino Dom filotecnologici che per tormentare i loro schiavi usano la parte posteriore di vecchi circuiti integrati, le cui saldature ricordano le tavolette chiodate dei fachiri.
A proposito: se vi piacciono gli strumenti spettacolari realizzarne una puo essere molto d'effetto. Basta prendere un foglio di compensato di 50 x 50 cm e piantarvi una griglia di chiodi bene allineati, a una distanza non superiore a 2 cm l'uno dall'altro. Purche abbiate un po' di cautela potete tranquillamente farci sedere sopra il sub o farlo sdraiare col petto sui chiodi. Proprio come accade negli spettacoli dei saltimbanchi il peso si distribuisce su cosi tante punte da renderle innocue: si sente solo un lieve fastidio, ma chi non fa mente locale su questo semplice principio fisico trovera l'esperienza terrorizzante e/o eccitantissima, a seconda dei casi. Se invece preferite soluzioni meno ruspanti ecco due alternative di gran classe.
Rotella di Wartenberg
Il dottor Robert Wartenberg (1887-1956) e stato uno dei padri della neurologia moderna, per cui ha sviluppato test diagnostici e ha identificato diversi disturbi del sistema nervoso. Il giochino in cui il medico prende a martellate le ginocchia del paziente per misurarne le reazioni e una sua invenzione, e gia questo dovrebbe dirla lunga sulle fantasie che gli passavano per la testa. La conferma definitiva viene comunque dallo strumento che ha preso il suo nome, una rotella simile a quella per fare i ravioli, ma dotata di punte acuminate su tutto il perimetro.
In teoria la rotella di Wartenberg serve per stabilire il grado di sensibilita tattile in persone con lesioni del sistema nervoso. In pratica e uno strumento di tortura erotica favoloso, capace di dare sensazioni che vanno da un lieve pizzicore all'illusione di venir punzonati da centinaia di spilloni.
Il modo corretto di usarla e appoggiandola sulla pelle senza premere: le punte sono sufficientemente affilate da pungere gia cosi quel tanto che basta. Spingendo di piu si buca l'epidermide (sino a mezzo centimetro circa di profondita) e se ne traggono goccioline di sangue - un eccesso francamente inutile, oltre che pericoloso. Per evitare qualsiasi tipo di rischio negli ultimi anni si sono diffuse anche rotelle monouso interamente in plastica, vendute in bustine sterili a prezzi irrisori.
A proposito: a causa delle normali leggi della fisica le rotelle doppie, triple e cosi via che si trovano in tanti negozi specializzati pungono meno di quelle con una sola serie di punte, nonostante facciano decisamente impressione a vedersi.
Martelletto da agopuntura
Il martelletto da agopuntura e uno strumento nato per riattivare la circolazione superficiale o, a seconda di chi lo descrive, per stimolare il flusso dell'energia lungo i meridiani della medicina cinese. Si tratta di un oggetto di una trentina di centimetri, il cui corpo e costituito da una lamina metallica flessibile e la testa e un cilindretto da cui spuntano otto minuscoli aghi metallici lunghi pochi millimetri. A meno che non siate appassionati di medicina orientale, il posto piu probabile dove potreste averne visto uno e il film di Nanni Moretti Diario, nella scena in cui tenta di farsi curare da un simpatico ciarlatano.
L'oggetto viene utilizzato facendo dondolare la testa del martello, che rimbalza sulla pelle punzecchiandola in superficie. L'effetto non e particolarmente doloroso ma se si scelgono bersagli molto sensibili - sempre i soliti - e facile suscitare reazioni piuttosto decise.
Alla faccia del politically correct
Al di la di tutte le precauzioni elencate ci sono anche parecchie persone che scelgono di non farsi troppi problemi e bucano tranquillamente la pelle, limitandosi magari a una passata di disinfettante prima e dopo la sessione. In effetti, fra individui sani e in un ambiente non contaminato da tetano, ebola o altri virus le paturnie politically correct suggerite dai guru della perversione sono eccessive. Nel caso voleste scegliere di affrontare il rischio, ecco qualche suggerimento.
La nostra amica Natura
Il mondo vegetale offre innumerevoli possibilita di tormento. Steli di rose, rovi, le foglie di piante decorative come il pungitopo o la stella di natale, fichi d'India, carciofi e molte altre specie sembrano fatti apposta per essere infilati nella biancheria intima del sub.
In alcuni conventi dalla disciplina particolarmente rigida vigeva fino a qualche decennio fa l'uso di realizzare cuscini penitenziali imbottiti di spine, aghi di pino essiccati, chiodi di garofano, ricci di castagna e altre piante aculeate. Pare che le monache vi si sedessero sopra per espiare i peccati, o ne indossassero di piu piccoli sotto le tonache, a contatto con la pelle.
Un altro tipico utilizzo dei ricci dei castani e inoltre infilarne uno o due nel solco fra le natiche di chi debba subire una fustigazione, in modo da dissuadere il disdicevole istinto di contrarre i glutei per cercare di attenuare l'effetto degli strumenti piu sottili. Chi non avesse alberi a disposizione puo sostituire il riccio con un turacciolo trapassato in ogni direzione da chiodi.
Puntine da disegno
Le normali puntine da disegno si possono disinfettare molto facilmente buttandole per qualche minuto in una pentola d'acqua bollente - previa rimozione del cappuccio di plastica colorata, che altrimenti fonderebbe. Completata questa utile operazione preliminare hanno diversi impieghi interessanti, a partire dal semplice punzecchiamento del sub.
Una tortura spettacolare ma riservata ai masochisti piu convinti consiste nell'appoggiarne un certo numero a punta in su e ordinare alla vittima di raccoglierle tutte sedendovisi sopra o appoggiandosi coi seni su di esse. La parte veramente crudele consiste nel pretendere che siano davvero tutte - la promessa di ulteriori punizioni per ogni minuto di ritardo da risultati strazianti ma rapidi.
Con molta pazienza (e un buon bavaglio) si possono poi usare le puntine per tracciare disegni sulle natiche o il petto delle schiave. Una pratica di gran lunga piu raffinata e tuttavia l'uso di intimo aculeato.
Intimo aculeato
Un 'telo aculeato' e semplicemente un pezzo di stoffa al quale siano state fissate delle puntine. Viene descritto in diversi romanzacci sadomaso, ed e ben poco utile nella realta. Ben piu intrigante e invece l'idea di far realizzare al sub un completo intimo aculeato, ordinandogli di cucire all'interno di capi aderenti un buon numero di puntine in posizione strategica.
L'effetto psicologico di dover dedicare molto tempo alla preparazione del proprio strumento di tortura e piuttosto interessante, e quello pratico di indossarlo veramente non ha pari. Per lo stesso principio della tavola chiodata e consigliabile imporre un elevato numero di aculei, cosi da distribuire la pressione su una superficie piu ampia.